La città di Olbia è l’insediamento principale della Gallura e uno degli snodi fondamentali del turismo dell’isola. Facile da raggiungere in aereo, grazie ai numerosi voli per l’aeroporto di Olbia – Costa Smeralda, che in traghetto, è considerata la porta d’accesso alla Costa Smeralda e in generale alla Sardegna nord-est. Ma avete mai pensato di fermarvi un po’?
La città è circondata da suggestive colline e si affaccia su un bellissimo golfo al cui interno si trovano le isole di Tavolara e Molara.
Con 2 mila 500 anni di storia, Olbia è stata fondata dai Fenici e conquistata dai romani, periodo di cui conserva le terme e l’acquedotto, l’unico ancora intatto in Sardegna, e una tipica fattoria, quella di S’Imbalconadu. Di questa lunga storia si possono vedere nel centro storico e nelle immediate vicinanze numerose tracce: palazzi d’epoca, i resti delle Mura Puniche, la Chiesa di San Paolo Apostolo, la Basilica di San Simplicio, l’importante Museo archeologico situato sull’isolotto di Peddone, nuraghe e altre costruzioni tipiche della civiltà nuragica.
Per le vie del centro si trovano diversi negozi di artigianato sardo e i ristoranti dove gustare anche i prodotti tipici della cucina sarda.
I dintorni di Olbia offrono un gran numero di possibilità per escursioni in barca e gite in giornata, in auto o a piedi: ad attendervi zone d’interesse archeologico, come il nuraghe Riu Mulinu, aree naturalistiche e, ovviamente, alcune delle spiagge più belle della Sardegna. Nelle vicinanze da visitare le cittadine di Porto Rotondo, Golfo Aranci, Portisco, Porto San Paolo, San Teodoro e, naturalmente, Porto Cervo.
Se amate la natura selvaggia non perdetevi le lagune che si estendono nella parte meridionale del Golfo di Olbia: specchi d’acqua immersi in un paesaggio strepitoso grazie alle pareti granitiche e alle numerose colonie di uccelli qui presenti.
Pur rappresentando una meta di passaggio per molti viaggiatori, Olbia non è una città priva di attrazioni. Ecco alcune cose da vedere a Olbia e dintorni per chi si ferma in città per un giorno o più.
Tra i rari esempi del Romanico sardo in Gallura, la Basilica di San Simplicio di Olbia è stata eretta sul sito di un antico tempio pagano e di una necropoli, dove nel 304 d. C. il santo patrono della città venne martirizzato.
Quasi completamente realizzato in granito, l’edificio a tre navate, suddivise da arcate che poggiano su colonne, venne eretto tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII per volere dei Giudici di Gallura. Nella basilica si possono rintracciare 3 fasi costruttive: della prima sopravvivono le mura, l’abside, le colonne e le navate, della seconda l’elevazione dei muri perimetrali e della terza fase la facciata e la copertura.
All’interno della chiesa si trovano due affreschi del XII secolo, alcune iscrizioni funerarie e il reliquario di San Simplicio.
Usciti dalla Basilica di San Simplicio cercate nel parcheggio lì vicino l’ingresso alla Necropoli romana. Si tratta di un complesso di più di 400 tombe databili dal 200 aC al 300 dC e suppellettili che sono state rinvenute durante i lavori di scavo per la riqualificazione dell’area adiacente alla basilica.
Questo importante sito archeologico è visitabile in autonomia con audioguida oppure con visita guidata su prenotazione. Solitamente è aperto di mattina.
Sull’isolotto di Peddone, nel centro storico di Olbia, a due passi dal Municipio e dal porto, si trova il Museo Archeologico, un edificio che richiama le linee di una nave ormeggiata, le finestre circolari, le passerelle sospese hanno lo stesso scopo, al cui interno sono custoditi importanti reperti riguardanti la storia della città e il maggior numero di navi antiche in Italia.
Del percorso espositivo fanno parte reperti che vanno dalla preistoria fino al XIX secolo. Oggetti dell’età nuragica, fenicia, greca, punica e romana rendono unica la collezione esposta anche grazie a supporti multimediali come quello che ripropone l’incursione dei Vandali, intorno al 450 a.C., e all’affondamento di 11 navi ormeggiate nell’antico porto.
Nella prima sala si trovano due relitti di navi romane mentre nella Sala 3 è ospitato il relitto di una piccola imbarcazione medievale, l’unica esposta al pubblico in Italia. Al primo piano sono ripercorse le fasi prenuragiche, quelle nuraghiche e la nascita dell’insediamento fenicio e sono esposti terrecotte, corredi funebri e anfore di origine romana.
Inoltre, dai terrazzi del Museo Archeologico potrete ammirare una bella vista del porto, del golfo e delle colline circostanti.
La bellissima cupola rivestita di maioliche policrome della Chiesa di San Paolo Apostolo spicca nella parte più alta del centro storico di Olbia. L’edificio, tipico esempio di architettura gallurese, è stato costruito probabilmente durante il basso-medioevo sul sito di un antico tempio romano dedicato con tutta probabilità ad Ercole ed infatti nel 1989, durante alcuni scavi, sono stati rinvenuti sotto l’abside i resti di età ellenistica.
Ampliato nel 1939 per ricavarne una chiesa dalla pianta a croce latina, periodo a cui risale anche la cupola, l’edificio è decorato da affreschi nella volta, nelle pareti laterali e nelle piccole cappelle e custodisce alcuni oggetti d’arte pregevoli, quali il coro ed pulpito in legno del Settecento.
Un luogo misterioso ed emblematico, consigliato a chi vuole esplorare l’affascinante mondo delle civiltà nuragiche in Sardegna, è il Pozzo Sacro di Sa Testa.
Situato nell’omonima frazione lungo la statale SP82, si raggiunge in soli 15 minuti d’auto dal centro di Olbia; una volta parcheggiata l’auto dovrete percorrere un breve sentiero nel verde.
Dall’esterno sembra nient’altro che un mucchietto di pietre di forma circolare, ma la buia scalinata costruita tra due pareti di pietra porta al cuore del pozzo sacro: qui in epoche antichissime venivano compiuti rituali sacri per onorare le divinità delle acque.
Costruito probabilmente tra il XIII e il XV secolo a.C, il pozzo ha all’interno una copertura conica. Il sito archeologico non è recintato ed è quindi accessibile liberamente e gratuitamente; non è invece consentito l’ingresso nel pozzo sacro.
Un’altra tappa obbligata di un tour delle civiltà nuragiche a Olbia e dintorni è il Nuraghe Riu Mulinu a Cabu Abbas, una località a circa 4 km dal centro di Olbia. Si tratta di una costruzione in pietra databile intorno al 1200-1300 aC, costituita da una torre centrale circondata da una muraglia. Sono presenti due ingressi.
Posto in cima a una collinetta alta 250 metri sul livello del mare, questo nuraghe domina il golfo di Olbia ed è quindi probabile che sia stato costruito con funzione difensiva, per controllare l’arrivo delle navi; secondo un’altra teoria fu invee costruito come luogo di culto.
Oggi questa posizione strategica serve ai turisti per ammirare uno splendido panorama. Nei giorni più limpidi è possibile scorgere anche l’Isola di Tavolara.
L’accesso è libero e gratuito. Il nuraghe si raggiunge con una camminata dal parcheggio di circa 15 minuti.
Un altro bel punto panoramico a pochi chilometri dal centro di Olbia è il Castello di Pedres. Arroccato su una collinetta alta 89 metri ricoperta da una fitta vegetazione, il castello sembra emergere all’improvviso dal verde.
Purtroppo ciò che vediamo sono solo delle rovine, ma si tratta ugualmente di una vista suggestiva. Fu costruito tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento con funzione difensiva ed era inizialmente dotato di quattro torri e na doppia cinta muraria di cui oggi rimane ben poco.
Il castello si può raggiungere in autobus o in auto. Dal parcheggio si percorre un breve sentiero nel verde che conduce a una scalinata. L’accesso è libero e gratuito; si sconsiglia la visita in caso di forte vento di maestrale.
Dopo aver ammirato il panorama dall’alto del castello tornate indietro e prendete l’altro sentiero che parte dal parcheggio. Vi condurrà alle Tombe dei Giganti Su Mont’e S’Abe, un tipico luogo di sepoltura della civiltà nuragica.
Questo monumento funerario di oltre 4 mila anni è realizzato con imponenti blocchi di granito, alcuni disposti longitudinalmente e altri verticalmente; dall’alto la forma della tomba ricorda vagamente la testa di un toro.
È lungo 28 metri e larga 6; si differenzia da altri monumenti funerari della stessa epoca perché veniva usato per seppellire i defunti in forma collettiva.
Anche in questo caso l’accesso è libero e gratuito.
Se durante il vostro soggiorno a Olbia sentite il bisogno di un po’ di fresco concedetevi una pausa al Parco Fausto Noce, l’oasi verde cittadina.
Molto amato dagli olbiesi, è un parco molto ampio (occupa una superficie di 16 ettari) e al suo interno potrete trovare una pista running, un’area giochi per bambini, un percorso salute e uno stagno, ma soprattutto alberi e ombra!
Un’insolita attrazione a Olbia sono i parcheggi cittadini, trasformati da luoghi grigi e anonimi in esplosioni di colore grazie alla presenza di graffiti e murales.
Se siete appassionati, potete andare a caccia delle più belle opere di street art a Olbia non solo nei parcheggi ma anche lungo le vie limitrofe al centralissimo Corso Umberto, nell’area skate park in via Nanni e in Piazza Mercato.
In zona Bandinu potrete trovare la Walk of Fame olbiese, una serie di murales raffiguranti personaggi famosi nati a Olbia.
Se siete amanti del vino, i dintorni di Olbia vi offrono la possibilità di visitare le cantine che producono il Vermentino di Gallura DOC e altri vini prodotti in zona come il Monica, il Cannonau e il Moscato.
Tra le spiagge vicine al centro di Olbia la più bella è la Spiaggia Pittulongu10, detta anche La Playa, situata a circa 7 km in direzione nord-est.
Questa una spiaggia di sabbia bianca morbidissima a forma di mezzaluna è la spiaggia cittadina per eccellenza, amatissima dagli olbiesi e facilmente raggiungibile in auto o in autobus; sono presenti stabilimenti balneari.
Per la comodità e i servizi che offre questa spiaggia è generalmente molto frequentata. Un’alternativa per chi non ama le spiagge affollate è la meno famosa Spiaggia di Bados11, situata a 3 km da Pittolungu e caratterizzata da fondali bassi e piccoli scogli che emergono dalle acque.
In direzione opposta le prime spiagge che meritano una sosta sono quelle di Spiaggia Li Cuncheddi12 e di Spiaggia di Porto Istana13 (questo nome raggruppa quattro spiagge sabbiose separate da rocce).
Se siete disposti a spostarvi di più con una gita in giornata potete raggiungere alcune delle spiagge più belle della Sardegna nord-orientale o fare un’escursione all’isola di Tavolara.
In direzione nord potete puntare alle spiagge vip della Costa Smeralda, magari iniziando dalla Spiaggia del Principe, la mitica spiaggia di sabbia bianca finissima che incantò Karim Aga Khan IV.
Andando verso sud le spiagge da non perdere nei dintorni di Olbia sono Cala Brandinchi, La Cinta a San Teodoro, Cala Girgolu e le spiagge della penisola di Capo Coda Cavallo.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Per molti viaggiatori la città di Olbia è solo una meta di passaggio verso la destinazione finale della vacanza o un’ultima tappa prima del rientro a casa.
Se anche voi vi fermate a Olbia solo una notte, magari perché il vostro traghetto arriva tardi o avete un volo la mattina presto, la soluzione migliore per voi sono gli hotel vicini all’aeroporto o al porto. Ci sono strutture di varie categorie e di vari prezzi: si va da alberghi di lusso, molto confortevoli, a pensioncine economiche che richiedono un po’ di spirito di adattamento.
Se invece vi fermate a Olbia più notti valutate l’idea di dormire in centro: in questa zona il numero di alloggi è ancora maggiore. Ci sono ottimi hotel 4 stelle pensati per turisti che amano il comfort e lo stile e per viaggiatori business abituati a standard qualitativi elevati, hotel di fascia medio-bassa per chi vuole spendere meno senza rinunciare a pulizia e servizi, b&b e appartamenti adatti a chi preferisce un’atmosfera più calda e accogliente.
Per un buon hotel vista mare o direttamente sulla spiaggia, magari dotato di piscina, occorre spostarsi dal centro di Olbia.
Vi proponiamo una selezione di hotel a Olbia in grado di soddisfare tutte le categorie di viaggiatori. I più prenotati dai turisti sono gli hotel fronte mare spesso direttamente sulla spiaggia. Se volete andare sul sicuro scegliete uno dei seguenti: sono tra gli hotel più prenotati di Olbia, ordinati per numero di recensioni.
Se ad una vacanza in hotel preferite gli spazi, la privacy e la possibilità di preparare pasti in autonomia, prenotate una casa vacanza a Olbia. Ve ne consigliamo alcuni qui di seguito, ma in questo caso vi consigliamo di prenotare per tempo perchè le case e gli appartamenti in affitto a Olbia sono molto richiesti.
Olbia è una delle città sarde più facili da raggiungere dal resto d’Italia.
I voli diretti per Olbia vengono effettuati dalle compagnie aeree Aeroitalia, Ryanair, Volotea, Wizz Air Malta e EasyJet partendo dagli aeroporti di Ancona, Bologna, Catania, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona.
L’aeroporto di Olbia è il principale scalo della Sardegna nord-orientale ed è lo scalo di riferimento per le vacanze in Costa Smeralda. Per la sua posizione strategica è servito da voli in partenza da moltissime città italiane, sia di compagnie nazionali sia di compagnie low cost. L’aeroporto dista meno di 5 km dal centro città ed è ben collegato da autobus locali.
Una valida alternativa per chi parte dall’Italia centrale è arrivare a Olbia in nave. Il porto di Olbia è servito da traghetti in partenza da Genova, Livorno, Piombino, Civitavecchia; potete portare la vostra auto con voi o noleggiarla al porto (prenotate online per avere tariffe più convenienti). Si trova a ridosso del centro ed è servito da autobus urbani ed extraurbani.
Da Olbia potrete spostarvi facilmente in auto verso tutte le principali località della Sardegna. Golfo Aranci è a soli 20 km, Porto Cervo 30 km, Palau (imbarco per la Maddalena) 40 km; la E25 garantisce rapidi collegamenti con la Sardegna centrale e meridionale.
Chi si trova già in Sardegna può raggiungere Olbia in treno da Cagliari, Sassari e Oristano.
Che tempo fa a Olbia? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Olbia nei prossimi giorni.